MEMOCINETOUR COS’E’
Una serie di percorsi audiovisivi guidati, ispirati al concetto di ecomusealità ed effettuati tramite la cinematografia e la multimedialità, in un solo luogo, una sala cinematografica dove il pubblico, per mezzo della guida e della proiezione su grande schermo, partecipa a una esperienza inedita: penetrare nella storia delle genti e delle culture attraverso un percorso di conoscenza proprio delle visite guidate sui luoghi fisici. Film e documentari, estratti inediti di materiali cinematografici, interviste originali dei protagonisti della piccola storia quotidiana, materiali audiovisuali di ricerca su personaggi, mutazioni sociali e comunità; e poi musiche d’epoca, suoni evocativi, canti di lavoro e di lotta, documenti e riproduzioni radiofoniche, le parole di testimoni in carne ed ossa al fianco di esperti, registi, scrittori e ricercatori.
L’acronimo del titolo è composto dalle iniziali di quattro parole chiave che costituiscono i caratteri primari dell’evoluzione storica di genti e territori: le Memorie del passato, gli Eventi che determinano le progressive Mutazioni, gli Orizzonti ovvero i paesaggi che nel tempo li descrivono. Le guide che condurranno il pubblico in questa nuova esperienza sono: Paolo Isaja, cineasta ricercatore (percorso 1, Il Cinema del litorale Romano), Simone Bucri, sociologo dell’arte (percorso 2, Il cinema parla d’arte) , Lorenzo Iervolino, scrittore (percorso 3, Scrittori n pellicola) .
Iniziativa in programma per i mesi di ottobre, novembre e dicembre 2016 nella Sala Visioni del polo ecomuseale ostiense, realizzata con Regione Lazio e Cinema Ricerca Risguardi – il Cinema che parla di séIl cinema riflette sulla propria esistenza generando film che esplorano i tanti aspetti della realizzazione cinematografica, le storie dei suoi protagonisti grandi e piccoli, i momenti che scandiscono il ritmo di un’impresa collettiva. Le relazioni che nascono e si sviluppano sul set dove un gruppo di persone vive a stretto contatto una parte della propria vita. Il ruolo e il lavoro svolti da singoli nell’ambito di un processo che si riverbera su tutti gli altri componenti del collettivo. L’origine della tecnica e dell’arte cinematografica con i suoi pionieri, spesso dimenticati o rimasti sconosciuti.
Infine la sala cinematografica, quasi un organismo vivente che ospita ogni giorno una diversa fauna umana in cerca di divertimento, evasione, emozioni… Da Antonioni a Godard, da Scola a Wenders, da Truffaut a Bogdanovich, molti grandi registi hanno dedicato almeno una delle proprie opere al cinema, sviluppando così una cinematografia riflessiva delle proprie più intime componenti.